Giulia ho pubblicato la tua mail, ieri l’ho fatto con Giusi Merli che tu ben conosci ed oggi tocca a te!Giulia si presenta: Puoi scrivere cosi Giulia Caruso giornalista freelance (L’Unita, Left Avvenimenti e altre testate giornalistiche nazionali) da qualche tempo appassionata dell’Irlanda, ha realizzato diversi servizi sullo scenario politico nordirlandese. Si è trasferita da un anno a Belfast e sta lavorando al suo primo romanzo ispirato alla figura di Robert Gerard Sands, detto Bobby, attivista politico e volontario della Provisional Ira, morto nel maggio 1981 nel carcere di Long Kesh (Belfast) a seguito di uno sciopero della fame contro il duro regime carcerario a cui erano sotto i detenuti repubblicani. E’ anche appassionata di musica, rock e blues in particolare, di teatro, fotografia e viaggi.Giulia, la mia amica “di belle discussioni colorate ” di corse nel parco, di sogni nel cassetto, lei è stata brava è partita per la sua bella Irlanda.Dopo l’evento dell’Odeon a Firenze decidemmo di pubblicare un’intervista sul giornale “Informatore” dell’UNICOOP.” Figli del mare”Scritto da Giulia Caruso il 26/06/2012Un italiano e un francese che nuotano per chilometri a sostegno di un mare pulito. Due uomini, Pierluigi e Lionel. Un unico amore, il mare. Che li ricambia con rispetto e comprensione. Una passione sbocciata sulla spiaggia di Chiessi, dove Pierluigi è nato, estremo occidente dell’Elba che guarda alla Corsica, e dove forte batte il vento di Ponente. Lionel, invece, arriva dalla Costa Azzurra. Sono due nuotatori nel senso più ampio del termine, e il mare, si sa, predilige uomini che affidano alle onde muscoli e fiato, energia e cuore. Da qualche tempo i due hanno unito le forze, macinando chilometri di mare, per mostrare a tutti come si può amare la natura sentendosi parte di essa, proteggendola e rispettandola. Costa e Cardin hanno messo le braccia al servizio di un mare pulito, libero da ogni forma d’inquinamento. Sono anche instancabili protagonisti d’incontri con i ragazzi delle scuole. Come quello che si svolgerà a Marina di Pietrasanta, il 26 settembre al parco della Versiliana, dove incontreranno 300 studenti provenienti da tutta Italia.
In mezzo al mar
Nel 2011, una traversata mozzafiato li vede in azione da Bastia a Chiessi a sostegno del Santuario internazionale dei mammiferi marini. Nel 2005, nuotano da Marciana Marina a Chiessi, nel 2006 percorrono 30 km da Chiessi a Procchio, in balia delle correnti e tra branchi di meduse. «In undici ore – racconta Pierluigi – ci hanno punto almeno una ventina di volte». Nel 2009 affrontano il giro di Montecristo: «Un’isola maestosa che ti attrae e ti respinge allo stesso tempo, l’acqua è talmente profonda da apparire nera come lo spazio dell’universo privo di stelle».
Nel 2003 – ricorda sempre Pierluigi –, nuotai da Lido di Capoliveri fino a Chiessi, dalle sei di mattina alle otto di sera per 40 km. A metà traversata, probabilmente a causa di quello che avevo mangiato, mi sentii appesantito a tal punto che pensai di interrompere. Dopo aver nuotato affannosamente, sentii all’improvviso una rinnovata energia, a tal punto che percorsi le ultime sei ore in crescendo, e arrivai a Chiessi, al suono delle sirene delle barche che mi avevano accompagnato, accolto da centinaia di persone.
Di storie straordinarie, Pierluigi ne ha da vendere. Come quella volta che, dopo un tuffo in pieno inverno, onde gigantesche lo sbatacchiarono a riva, strappandogli gli occhialini dal viso. Dopo due giorni di tempesta, decise di ritornare in acqua, e sulla battigia, come per incanto, ritrovò gli occhialini, appoggiati dolcemente «Come se il mare avesse avuto un occhio di riguardo nei miei confronti».
E di come, durante una traversata notturna dalla Corsica all’Isola d’Elba fu affiancato da un essere enorme, “probabilmente una balena”, Ma in quel momento, non provai paura, ma grande rispetto e la consapevolezza di essere parte di questo immenso universo blu. La vera ricchezza – finisce con un sorriso –, non sta nel battere i record, ma nel sentirsi parte integrante della natura. Scriverò un libro in cui racconterò la straordinaria sensazione di sentirmi ogni giorno e ogni notte, sempre di più, figlio del mare.
L’intervistato: Pierluigi Costa
www.coopfirenze.it/informatori/notizie/figli-del-mare-12362
Naso all’insù con luna calante: detta anche Ecate Anziana o Demetra, Eufrosina (la terza delle Grazie)
Luna Calante, è il momento perfetto per rituali di allontanamento e di purificazione, per interrompere abitudini e situazioni o relazioni che non hanno più ragione d’esistere e per tutto ciò che ha come scopo il porre a termine!
ps: Mi piace “situazioni che non hanno più” … approfittate gente è arrivata la luna calante, ancora per pochi giorni, un bel rituale et voilà!